Vediamo alcune tra le novità di WordPress 5.5 dando uno sguardo alla prima versione beta da poco pubblicata.
Nella giornata di martedì 7 luglio è stata rilasciata la prima beta di WordPress 5.5. L’elenco delle novità è piuttosto corposo: per il solo editor a blocchi si parla di oltre 1.500 aggiornamenti provenienti dalle ultime 10 versioni del plugin Gutenberg.
Naturalmente le novità non si fermano all’editor ma riguardano altri aspetti del core.
La pubblicazione della versione finale è prevista per giorno 11 Agosto 2020, ma nel frattempo ho creato una installazione di test con la versione beta e ho verificato le nuove caratteristiche introdotte.
Ecco quelle che ho trovato più interessanti.
Nota: i testi visibili nelle immagini sono talvolta in inglese perchè la traduzione italiana non è ancora completa.
Elenco dei Contenuti
Editor a blocchi
L’editor visuale di WordPress ha ricevuto un cospicuo numero di aggiornamenti derivanti da ben 10 versioni di Gutenberg.
Ricordo infatti che Gutenberg è un plugin facoltativo che aggiunge nuove funzionalità all’editor a blocchi incluso in WordPress e il cui sviluppo procede in modo indipendente e molto rapido. Di tanto in tanto, le caratteristiche di Gutenberg vengono integrate nell’editor standard per consentire a tutti gli utenti di usufruire delle funzionalità più recenti, senza necessità di installare il plugin.
Oltre alle consuete correzioni e miglioramenti delle prestazioni, ecco alcune delle nuove funzionalità utilizzabili.
Modifica immagini integrata
Selezionando un blocco contenente un’immagine sarà possibile effettuare su di essa alcune modifiche di base, ad esempio ritaglio e rotazione, senza bisogno di uscire dalla modalità di scrittura.

Block patterns
I block patterns sono combinazioni di blocchi base disposti in modo da formare componenti più complessi. Ad esempio gruppi di pulsanti o sezioni ti testo in colonna con immagini.
Il pannello di selezione dei blocchi presenta un elenco dedicato ai pattern, dal quale è possibile inserirli nella pagina con un click. Naturalmente per ogni pattern è possibile modificare i singoli blocchi contenuti al suo interno come se fossero blocchi singoli.

Anteprima con vista mobile
Il pulsante Anteprima posto in alto a destra che solitamente apre l’articolo o la pagina in un nuovo tab, si arricchisce di nuove voci che permettono di attivare le viste per desktop, tablet e mobile.
Queste viste si applicano direttamente all’editor e non comportano l’apertura di nuove tab (come accade nella sezione Personalizzazione del tema).

Panello dei blocchi rinnovato
Quello che attualmente si apre come una sorta di popup, in WordPress 5.5 sarà una vera e propria barra laterale che apparirà a sinistra del contenuto e che rimarrà aperta durante la scrittura.
Sicuramente comodo per avere sempre sotto mano l’elenco dei blocchi, anche se restringe ulteriormente l’area dedicata al contenuto.

Formattazione di blocchi multipli
La selezione di più blocchi con il tasto Shift e il click del mouse non è una novità. Ma adesso, se i blocchi selezionati sono dello stesso tipo, è possibile modificarne la configurazione contemporaneamente agendo sulla colonna di destra.

Copia e incolla dei blocchi
Selezionando un blocco è possibile usare le classiche combinazioni di tasti per copiarlo e incollarlo in qualsiasi posizione all’interno del contenuto. Diverso quindi dal comando “Duplica”, che effettua una copia subito dopo il blocco selezionato.
Generazione Sitemap XML
Una funzione da sempre riservata ai plugin di terze parti è finalmente inclusa nel core.
WordPress 5.5 si occupa di generare automaticamente una sitemap XML accessibile all’indirizzo nomesito.it/wp-sitemap.xml
.

Questa sitemap costituisce l’indice delle sitemap specifiche generate per i post, le pagine e le altre entità presenti nel sito.
La generazione è attiva di default e nella dashboard non sono presenti controlli visuali per gestirne il funzionamento.
Al momento la sitemap viene disattivata quando si attiva l’opzione per scoraggiare i motori di ricerca. Per altre necessità di configurazione sarà necessario appoggiarsi a plugin esterni.
Aggiornamento automatico di plugin e temi
Per ogni singolo plugin e tema installato è possibile attivare o disattivare l’aggiornamento automatico.
Nella pagina dei plugin una nuova colonna riporta i collegamenti per attivare o disattivare l’automatismo.

Inoltre due nuovi filtri consentono di restringere l’elenco in base allo stato dell’impostazione.

Per i temi invece la situazione è un po’ più scomoda, perchè è necessario aprire i dettagli di ogni tema per gestire o visualizzare la modalità di aggiornamento.

Lazy-load delle immagini
Come la sitemap XML, anche questa è una funzionalità riservata ai plugin o ai temi che finalmente entra a far parte del core di WordPress.
Quasta caratteristica è attiva di default per tutte le immagini inserite in pagine e articoli, e consente di risparmiare traffico dati mostrandole solo quando entrano nell’area visibile della pagina, quindi solo se strettamente necessario.
Aggiornamento librerie esterne
Forse più interessante per chi sviluppa temi e plugin, alcune delle librerie esterne incluse in WordPress sono state aggiornate a versioni più recenti.
Un elenco completo è disponibile a questo indirizzo: https://make.wordpress.org/core/2020/07/01/external-library-updates-in-wordpress-5-5-call-for-testing/.
Per quanto riguarda jQuery bisogna attendere la versione 5.6, ma il processo è iniziato già con WordPress 5.5. Maggiori dettagli qui: https://make.wordpress.org/core/2020/06/29/updating-jquery-version-shipped-with-wordpress/.
Controlli di spostamento dei widget
Una cosa piccola ma comunque potenzialmente utile: i widget nella home della dashboard hanno due frecce nella barra del titolo, per spostarli rispettivamente verso l’alto e verso il basso.

Se un widget è l’ultimo di una colonna, la freccia verso il basso lo sposta all’inizio della colonna successiva.
Nulla che faccia gridare al miracolo, ma un’alternativa al classico drag & drop, che tra l’altro sembra funzionare meglio di prima.
Conclusioni
Come detto all’inizio l’elenco delle novità è lungo, questa è una sintesi delle caratteristiche che ho trovato più interessanti. E sicuramente ne ho persa qualcuna per strada.
L’annuncio ufficiale con tutti i dettagli di WordPress 5.5 è disponibile qui: https://wordpress.org/news/2020/07/wordpress-5-5-beta-1/.
Da tenere comunque presente che si tratta di una versione soggetta a potenziali errori, che verrà affinata nei giorni che restano prima della data di pubblicazione della versione finale.
Se sei uno sviluppatore, un designer o semplicemente curioso, puoi scaricare la versione beta 1 a questo indirizzo: https://wordpress.org/download/releases/ (cerca “5.5” nella pagina per trovare il link al download.)
Prima di chiudere, qualche opinione non richiesta.
In generale mi sembra una versione che porta cambiamenti, o meglio aggiunte, piuttosto interessanti e potenzialmente utili.
L’editor a blocchi diventa sempre più ricco e comodo da utilizzare. Non può ancora essere paragonato ai page builder più blasonati e a pagamento, ma le differenze si stanno assottigliando, soprattutto per chi non ha necessità avanzate. Inoltre la strada verso il full site editing è aperta, quindi sarà interessante vedere le evoluzioni future. Con buona pace di chi ancora installa Classic Editor.
Sulla generazione della sitemap XML non ho un parere netto. Personalmente utilizzo uno dei tanti plugin per il/la SEO che integra questa funzionalità e non credo che la disabiliterò in favore di quella integrata. Il lato positivo è che il nome del file (wp-sitemap.xml) è diverso da quello che di solito viene generato dai plugin (sitemap_index.xml), per cui non c’è rischio di sovrapposizioni e si può decidere quale inviare ai motori di ricerca. Vedremo.
L’aggiornamento automatico dei plugin e dei temi può sicuramente essere comodo per qualcuno, ma anche un male per altri. Dipende dalle persone, dai progetti, dal tempo a disposizione e altro. Io in genere detesto gli aggiornamenti automatici, preferisco leggere prima i changelog e poi procedere come ritengo più opportuno. Ne avevo scritto in un articolo relativo alla sicurezza di WordPress. Si tratta comunque di un parere totalmente soggettivo. In ogni caso, ben venga una possibilità in più.
Di lazy-load e librerie esterne dico solo “alla buon’ora”!
Ultima cosa, che spesso si dimentica: un ringraziamento a tutta la community di WordPress per il lavoro immenso che porta avanti: sviluppatori, traduttori, volontari del supporto e tanti altri. C’è un sacco di lavoro dietro. Chi avesse voglia e tempo può scoprire come dare una mano qui: https://it.wordpress.org/unisciti-alla-community/.
“Con buona pace di chi ancora installa Classic Editor”. . . . . come se istallare classic editor adesso fosse quasi diventato un delitto o una cosa da noob. Non è detto che una cosa nuova sia per forza migliore e più user friendly del vecchio. L’editor a blocchi forse andrà bene per chi usa wordpress per blog o siti personali, ma ti voglio vedere ad usarlo per funzioni avanzate e pagine complesse con parecchi contenuti diversi dalle classiche immagini o testo, quali siti di aziende, siti della pubblica amministrazione di scuole e biblioteche dove il buon vecchio editor è ancora il più apprezzato anche dai programmatori per la sua semplicità e leggerezza. Mancano ancora parecchie funzioni e parecchie possibilità di personalizzazione purtroppo, ci vuole ancora parecchio tempo per arrivare alla qualità degli editor a blocchi quali Elementor o simili.
Ciao Paola,
intanto grazie per il commento.
La frase che hai sottolineato non voleva essere in alcun modo offensiva. Un po’ provocatoria, si, e anche un po’ nostalgica. Lo dico da utente di lunga data del vecchio editor prima e del plugin Classic Editor poi.
Ancora ricordo quando il block editor è stato introdotto per la prima volta e le mie opinioni in merito (non ripetibili!). Come dicevo nelle considerazioni finali, certamente non è ancora paragonabile ai “veri” page builder, ma con il tempo gli si sta avvicinando parecchio.
Il block editor, dopo le tante evoluzioni, è diventato un ottimo (azzardo, perfino gradevole) strumento per l’inserimento dei contenuti negli articoli. Rispetto all’editor classico, a mio parere, un altro mondo. Lo uso con soddisfazione per i miei post e non tornerei indietro.
Esagerando, inoltre, se le necessità sono davvero molto semplici, nulla vieta di usarlo anche per costruire il corpo delle pagine.
Come dici giustamente tu, non è adeguato, al momento, per la costruzione di pagine complesse. Ma in questi casi, o acquisti la versione commerciale di un page builder (quella free potrebbe non bastare) oppure ti tocca costruire a manina i template necessari.
Vediamo però cosa ci riserva il futuro, perchè l’obiettivo sembra quello di poter gestire l’intero template con i blocchi. Ma stando alla descrizione del plugin, il Classic Editor sarà supportato almeno fino a tutto il 2022 e se necessario per più tempo.
Per chiudere, altrimenti non la finisco più: chi preferisce il buon vecchio editor classico, può continuare ad usarlo serenamente. L’unica cosa che mi sento di suggerire è, ogni tanto, magari in occasione delle release più “corpose” come la nuova di WordPress, di giocare un po’ con l’editor a blocchi ed eventualmente provare a ricreare qualcosa di già fatto con altri strumenti, per valutarne come lo strumento evolve nel tempo. Una volta o l’altra, chissà, potrebbe scattare la scintilla 🙂
Grazie ancora per il commento, che mi ha dato la possibilità di spiegare meglio ciò che volevo dire.
Se hai altri spunti di riflessione, sono qui.
Ciao!
Otima riflessione, io gestisco siti in wordpress sia per piccoli giornali locali sia per amministrazioni pubbliche e scuole, e ti posso assicurare che le ultime modifiche della versione 5 di wordpress lato editor senza usare giri di parole sono state accolte come un vero e proprio pugno in faccia dai più. In una redazione c’è stata una quasi rivolta dei giornalisti dopo l’aggiornamento dell’editor. Ok gli aggiornamenti, ma modificare così profondamente un sistema ultracollaudato senza inserire in bella vista un tasto “torna all’editor classico” ha creato diversi problemi all’epoca., Tant’è che su 20 siti che gestisco 19 hanno preteso tassativamente il ritorno all’editor classico via plug-in, un po’ per abitudine e un po perchè (ad esempio nei giornali) non ci si può permettere di fermarsi e imparare di botto un nuovo modo di scrivere non adatto a tutti gli usi per cui wordpress nel tempo è stato scelto e soprattutto non compatibile in molti casi con le capacità di impiegati e addetti, che ti sembrerà strano detto nel 2020…ma faticano a usare word con le nuove barre strumenti, figuriamoci un nuovo modo di scrivere come Gutemberg.
Per il resto comunque l’articolo sulle novità della 5.5 è molto ben scritto, l’idea sulle novità è chiara, anche se certe cose le trovo inutili o solo dei meri duplicati di cose già esistenti (vedi sitemap, aggiornamenti automatici e spostamento widget). Buona serata a te e continua con questi articoli che sono molto utili anche da far leggere ai clienti per fargli capire a cosa vanno incontro.
Bisogna distinguere tra l’essere ancorati a vecchi schemi e conservare la capacità di analisi critica. Per l’utilizzo che ne faccio io giornalista-redattore Gutemberg è pessimo. La logica che ispira questo editor è quella della vetrina a blocchi, mentre un articolo di giornale si presta poco a logiche così schematiche. Inserire 10, 20 articoli forniti dai collaboratori esterni, con i necessari tagli, le necessarie correzioni e sostituzioni all’ultimo minuto diventa più laborioso con Gutemberg. Molto meglio il classico foglio bianco dove smontare e ricomporre i testi con il semplice taglia-incolla senza elementi invasivi, per poi pubblicare. Del resto, programmi come Word et similia sono rimasti uguali negli anni: gli sviluppatori si sono concentrati per rendere più potenti questi applicativi ma l’esperienza utente riguardo lo scritto si sono ben guardati dall’alterarla. Inoltre, non mi pare che commercialmente per Gutemberg si possa parlare di un’operazione valida. Leggo che c’è un 20% di utilizzatori molto scontenti e se così fosse sarebbero davvero tanti. A me viene in mente il giovane manager che arriva in azienda con tante belle idee per il futuro, che però una volta realizzate portano pochi nuovi clienti mentre ne vengono persi tanti tra quelli fidelizzati nel tempo.