Monitorare l’uptime di un sito

L’uptime di un sito è un parametro fondamentale da tenere sotto controllo.

Un sito non raggiungibile, seppure per qualche minuto, può portare a spiacevoli conseguenze: perdita di utenti, diminuzione della reputazione sui motori di ricerca e, nel peggiore dei casi, un danno economico.

Per prevenire un downtime è necessario innanzitutto sapere quando si verifica, quanto dura e se si ripete nel tempo. Con queste ed altre informazioni (ad esempio i log del server) è possibile avviare delle indagini per risalire alla fonte del problema.

Breve storia triste: per alcuni giorni il mio sito ha sofferto di frequenti e talvolta prolungati periodi di downtime. Grazie ai log di questi eventi è stato possibile scoprire che la colpa era, a sospresa, di un client di posta non correttamente configurato che saturava le risorse del server al punto tale da impedire l’accesso al sito.

Morale: il monitoraggio dell’uptime è stato fondamentale per scoprire il problema e arrivare alle cause.

Ecco quindi lo strumento che sto utilizzando attualmente per questo scopo: Uptime Robot.

Nota: non è un post sponsorizzato, illustro semplicemente la mia esperienza con il servizio menzionato.

Come si intuisce dal nome, si tratta di un servizio che effettua richieste periodiche per verificare l’effettiva raggiungibilità di un sito.

Mette a disposizione un account gratuito con cui è possibile verificarne concretamente il funzionamento su un massimo di 50 siti. In realtà il conteggio viene fatto sui monitor: ognuno di essi può essere configurato per verificare un diverso servizio, ma in questo caso supponiamo di voler monitorare solo siti web.

Dopo la registrazione sarà possibile creare il primo monitor:

UptimeRobot: creazione di un nuovo monitor
Specifiche del monitor

selezionando il tipo HTTP(S) potrete inserire l’indirizzo del sito e l’intervallo di monitoraggio. Nella versione gratuita non si può impostare un tempo inferiore ai 5 minuti, ma credo che sia più che ragionevole nella maggior parte dei casi. Personalmente uso 15 minuti.

Potrete poi indicare a quali indirizzi email inviare le notifiche ed eventualmente configurare i parametri di autenticazione se il sito non è pubblicamente accessibile.

UptimeRobot: scelta dei destinatari delle notifiche
Destinatari delle notifiche

Passando alla dashboard, si troverà un riepilogo dei monitor attivi e il loro stato:

UptimeRobot: riepilogo della situazione dei monitor
Riepilogo della situazione dei monitor

Qui avrete una vista globale che vi permette di individuare subito eventuali problemi.

Sulla sinistra troverete la lista dei monitor che avete creato:

UptimeRobot: lista dei monitor attivi
Lista dei monitor attivi

Cliccando su ognuno di essi verrà mostrato il rispettivo dettaglio:

UptimeRobot: grafico dei tempi di risposta
Grafico dei tempi di risposta

Molto interessante è il grafico dei tempi di risposta, per cui oltre a sapere se il sito non è raggiungibile, potrete monitorarne la velocità ed individuare eventuali picchi di traffico o altri problemi.

Un’altra carattestica utile è il log posto sotto ai grafici, che permette di avere il dettaglio degli ultimi eventi che si sono verificati. E l’elenco può anche essere esportato in CSV.

UptimeRobot: log degli ultimi eventi
Elenco degli ultimi eventi

Per finire, il “TV Mode” permette di mostrare il grafico a larghezza piena e con aggiornamento automatico dei dati ogni minuto.

Ma cosa succede quando un sito non risponde al controllo? Prima di tutto il sistema si accerta che il problema sia reale lanciando una verifica da punti geografici diversi (qui trovate l’elenco di tutti gli IP e le località). Se tutti i nodi riportano lo stesso errore, viene inviata una mail a tutti gli indirizzi indicati nella configurazione del monitor, indicando data e ora di inizio dell’interruzione. Il controllo naturalmente non si ferma e, appena rileva che il sito è tornato online, invia una nuova notifica. Guardando il log degli eventi sarà possibile conoscere l’esatta durata del downtime.

UptimeRobot offre anche altre funzionalità, che aumentano ulteriormente con un piano a pagamento. Che vogliate provarlo o cercare un altro servizio simile, spero di avervi trasmesso quanto sia utile e importante uno strumento di questo tipo.

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